Strappo Muscolare

Lo strappo, o distrazione muscolare è una lesione la cui gravità dipende dal numero di fibre interessate, tale lesione è generalmente causata da un’eccessiva sollecitazione (brusche contrazioni o scatti improvvisi) ed è piuttosto frequente in ambito sportivo (soprattutto negli sport che richiedono un movimento muscolare esplosivo come sollevamento pesi, baseball, calcio, gare di sprint e di salto, atletica leggera).

Gli strappi muscolari spesso sono dovuti allo scarso allenamento o quando il muscolo è particolarmente stanco o impreparato a sostenere lo sforzo (mancato riscaldamento).

Sebbene lo strappo possa colpire qualsiasi muscolo del corpo, le sedi più frequentemente colpite sono gli arti, mentre più raramente si possono riscontrare patologie a carico della muscolatura addominale e dorsale. In particolare negli sportivi sono frequenti lesioni ai muscoli della coscia (flessori, adduttori, quadricipite) e della gamba (tricipite surale). Una distrazione muscolare frequente nei culturisti è invece quella che coinvolge il tricipite e/o il deltoide durante gli esercizi di spinta su panca piana.

In relazione al numero di fibre coinvolte (in un muscolo sono presenti diverse migliaia di fibre) gli strappi muscolari si possono classificare usando una scala di gravità composta da tre stadi.

LESIONE DI PRIMO GRADO: in questo tipo di lesione sono danneggiate solo poche fibre muscolari (meno del 5%). Viene avvertito come un fastidio che si accentua durante la contrazione e l’allungamento muscolare.

LESIONE DI SECONDO GRADO o lesione grave: la gravità dello strappo aumenta poiché viene coinvolto un maggior numero di fibre. Il dolore, acuto è simile ad un morso di un cane e viene chiaramente avvertito in seguito ad una violenta contrazione muscolare, il dolore è presente ad ogni contrazione.

LESIONE DI TERZO GRADO o lesione gravissima: l’alto numero di fibre coinvolte causa una vera e propria lacerazione del ventre muscolare (completa o semi completa coinvolge comunque almeno 3/4 delle fibre). Tale lesione si avverte alla palpazione come un avvallamento, un vero e proprio scalino che testimonia l’entità della rottura.

Il dolore, violentissimo determina una completa impotenza funzionale.

Lo strappo muscolare può essere paragonato alla progressiva rottura di una corda messa in tensione da due tiranti. In un primo momento si sbrogliano solo alcune fibre (lesione di I grado) e mano a mano che si incrementa la forza di trazione lo sfilacciamento diventa sempre più evidente (lesione di II grado) fino alla completa rottura della corda (lesione di III grado).

COSA SI FA NORMALMENTE?

Fermarsi e applicare immediatamente un impacco freddo (borsa del ghiaccio, spray ecc.) sulla zona interessata in modo da ridurre il flusso di sangue ai vasi lesionati (vasocostrizione). Allo stesso tempo evitare qualunque forma di calore (massaggi, pomate, fanghi ecc.).

Rivolgersi ad un medico specializzato e sottoporsi ad esami strumentali per valutare la reale entità del danno (Ecografia).

Le lesioni di primo grado si risolvono nel giro di 2-3 settimane, in cui l’atleta va mantenuto a riposo e trattato con antinfiammatori e miorilassanti.

Le lesioni di secondo grado prevedono invece tempi di guarigione più lunghi (20-40 giorni). Prima della ripresa dell’attività sportiva il soggetto dovrà seguire un percorso di riabilitazione e sottoporsi ad opportuni interventi fisioterapici.

Nei casi più gravi (lesioni di III grado) può essere necessario l’intervento chirurgico e i tempi di recupero sono lunghi ed è necessario effettuare un protocollo riabilitativo per recuperare la funzionalità ed elasticità muscolare.

COSA SI FA CON LA FUNCTIONAL OUTCOME (PROTOCOLLI RIABILITATIVI VELOCI BASATI SUI CRITERI FUNZIONALI).

ALCUNI NOSTRI CASI CLINICI TRATTATI CON FUNCTIONAL OUTCOME.

1. Uomo 35 anni – Gioca a pallone – Podista – Strappo bicipite femoral

Inizia il trattamento il giorno dopo dell’infortunio con una delle nostre macchine terapeutiche più all’avanguardia.

Ha dolore nella deambulazione e nell’allungare la gamba, la digito pressione evoca dolore.

Il 1° trattamento si effettua con l’arto immobile

Dal 2° al xx° movimento passivo – Scompare il dolore

Dal xx° al xxx° movimento attivo – Scompare il dolore alla digito pressione

Dal xxx° al 10° movimento attivo contro-resistenza

Dal 7° inizia a correre nel nostro Tapis Roulant nelle condizioni in cui i flessori sono protetti (in discesa) ad una velocità di 5,8 per 5 minuti e streaching cauto.

Quindi in 12 giorni l’atleta passa dalla zoppia e dolore a correre in velocità 10 per 15 minuti in pianura senza avvertire nessun fastidio.
Altri casi trattati con i protocolli veloci

2. Ragazzo di 19 anni – Atleta gioca a Basket serie C – Strappo di 15 mm

Al 7° trattamento inizia a correre in modalità favorevole, solo dopo 9 giorni dall’ecografia.

3. Ragazza di 26 anni – Atleta, strappo 9 mm bicipite femorale

Inizia trattamento il giorno stesso dell’ecografia 05/08/09, effettua 5 trattamenti in 3 giorni a causa della chiusura del centro per ferie.
La paziente il 13/08/09 effettua un’altra ecografia evidenziando una netta riduzione della stessa pari a 3mm (riduzione di 6mm).

4. Ragazzo di 24 anni – Gioca a pallone – Strappo bicipite femorale 1 cm

5. Ragazzo di 29 anni – Body building e podista – Strappo bicipite femorale

6. Donna 48 – Corsa – Strappo gemello mediale

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