Il paziente dopo l’operazione di protesi alla spalla, effettua 1 anno e 2 mesi di terapia in un centro di riabilitazione. Nonostante la terapia il braccio ha solo una flessione di circa 30° come si evince dalla prima foto, quindi effettua una visita di controllo dal Dott. Di Forlì che prescrive l’idrochinesi terapia e informa il paziente che se al termine non avrà beneficio dovrà valutare l’impianto di una protesi inversa. Inoltre il dolore è sempre presente e quando dorme deve utilizzare un cuscino per appoggiare il braccio.
NEL FRATTEMPO INIZIA ANCHE LE MANIPOLAZIONI CON UN LAVORO GLOBALE AL CINGOLO SCAPOLARE (IL PAZIENTE RIFERISCE DI NON AVERLO MAI FATTO), SI EVIDENZIA UNA ELEVATA RIGIDITA’ DEI TESSUTI SOTTO ASCELLARI E DELLA CICATRICE ANTERIORE CHE SI PRESENTA COME UN CORDONE RIGIDO, TUTTO QUESTO IMPEDISCE IL MOVIMENTO COMPORTANDOSI COME UN VERO BLOCCO ARTICOLARE. NELLA FLESSIONE PASSIVA PRIMA DEL TRATTAMENTO È di 90° DOPO LA PRIMA MANIPOLAZIONE CON L’ELASTICIZZAZIONE DEI TESSUTI SI RAGGIUNGE 134°.